Politica

Arriva il bollino per l’azienda pro famiglia

Lavoro. Varato in Trentino un percorso-qualità per imprese

di Chiara Sirna

Conciliare vita familiare e lavoro. È nato con quest?obiettivo il nuovo progetto Audit famiglia e lavoro lanciato dalla Provincia di Trento per certificare le aziende che mettono in campo politiche a favore delle donne lavoratrici. Ancora in fase sperimentale, ha già incassato l?interesse da parte di 20 imprese del territorio.

E’ nato in Germania, l?hanno esportato in Austria, in Italia l?ha sperimentato per primo il Comune di Bolzano, ora si sta cimentando la Provincia di Trento. Risultato: molte donne o mamme lavoratrici sapranno quali sono le aziende dove possono avere più tempo per la famiglia e per i figli. Come? Grazie al progetto Audit famiglia e lavoro, appena lanciato appunto dalla Provincia autonoma di Trento, in accordo e collaborazione con l?università locale, le organizzazioni sindacali e datoriali e il Forum famiglie. L?idea di base è semplice: fare in modo che le aziende adottino un?organizzazione interna più flessibile e meglio rispondente alle esigenze delle lavoratrici, senza intaccare la loro attività produttiva. Le soluzioni messe in campo sono diverse: riformulare gli orari di lavoro in base alle richieste, facilitare l?accesso al part time (che oggi è ancora molto ostacolato dai datori di lavoro), evitare che al rientro dopo la maternità una donna si ritrovi a svolgere una mansione del tutto diversa da quella che svolgeva prima, magari meno qualificata della precedente. Regole semplici, a livello teorico, ma difficili da applicare nella vita di tutti i giorni. È per questo che il progetto lanciato dall?assessorato alle Politiche sociali della Provincia richiede un periodo medio-lungo di applicazione. Che si svolgerà come segue: all?interno delle prime venti aziende che si sono fatte avanti perché «interessate» l?assessorato avvierà, con un?équipe di esperti e consulenti, dei piani individualizzati di riorganizzazione del personale. E soltanto tra tre anni, eseguite le opportune verifiche di attuazione, l?azienda potrà ricevere l?ambita certificazione Audit, non prima quindi di aver dimostrato nei fatti di essersi adoperata adeguatamente sul fronte delle politiche di conciliazione. A Bolzano, dove il progetto è partito nel 2004, a oggi sono quattro le imprese ad aver ottenuto il certificato di base dell?Audit; tra 36 mesi Trento potrebbe essere la seconda Provincia in Italia a qualificare le aziende ?pro family?. «Abbiamo per ora accettato di avviare il lavoro solo in 20 imprese, anche se le richieste erano superiori», spiega l?assessore alle Politiche sociali Marta Dalmaso, «perché si tratta di una fase ancora sperimentale». Sull?importanza del progetto invece non ha dubbi. «Le esigenze di conciliazione sono evidenti in tutte le ricerche italiane ed europee», continua. «Abbiamo così implementato dei modelli che ci sembravano buoni. Speriamo di poter attivare politiche serie, e di fare in modo che le aziende favoriscano anche la messa a disposizione di servizi per l?infanzia, a cominciare dagli asili».

Per saperne di più: www.auditfamiglialavoro.it


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